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Roma incontra il Fronte Nazionale Democratico delle Filippine

Ieri pomeriggio, nei locali di via Giolitti a Roma, alcune componenti della comunità filippina di Roma hanno incontrato la delegazione del Fronte Nazionale Democratico delle Filippine che negli ultimi giorni a Roma è stata protagonista del terzo round del negoziato intavolato alcuni mesi fa con le autorità di Manila.

La vittoria alle scorse presidenziali da parte di Rodrigo Duterte, conseguenza di un incontestabile indebolimento dell’egemonia statunitense in Asia e dei nuovi equilibri internazionali derivanti dall’affermazione della Russia e della Cina, sembra per ora rendere possibile ciò che non era andato a buon fine nei decenni scorsi, quando i vari tentativi da parte della guerriglia comunista di negoziare una pace giusta con i governi espressione degli interessi di Washington erano tutti falliti.

Al centro del negoziato tra il Fronte Democratico Nazionale delle Filippine e il governo di Manila, approdato a Roma dopo alcune sessioni svoltesi in Norvegia, ci sono la liberazione dei circa 400 prigionieri politici e una serie di riforme sociali e costituzionali che il Nuovo Esercito del Popolo chiede in cambio della cessazione della lotta armata che dura ormai dal 1969.

Nel corso degli interventi di alcuni componenti della delegazione dell’Ndf si è spiegato ai partecipanti lo stato della trattativa e gli scogli maggiori al conseguimento di un accordo complessivo che comunque difficilmente arriverà prima della fine del 2017. Anche perché recentemente le forze armate di Manila hanno ripreso le attività repressive nei villaggi e nelle aree dove è più forte la presenza del Nuovo Esercito del Popolo – si segnalano anche alcuni scontri a fuoco con vittime – contravvenendo ai patti che hanno portato nell’agosto scorso all’avvio di un cessate il fuoco bilaterale. Anche la mancata liberazione di tutti i prigionieri politici, pure più volte promessa dal presidente Rodrigo Duterte, sta causando non poche frizioni con le organizzazioni armate, politiche, sociali e sindacali che componengono il Fronte Nazionale Democratico.

L’incontro, organizzato in occasione di un evento che è stato definito “storico” da parte degli organizzatori, ha visto la partecipazione di altre associazioni dell’immigrazione operanti a Roma – dallo Sri Lanka all’America Latina – oltre che della Rete dei Comunisti e del Comitato di Amicizia Italo-Filippino i cui rappresentanti sono intervenuti per augurare al movimento progressista e rivoluzionario filippino il più ampio successo nel negoziato in corso e di portare a casa il massimo dei risultati.

Gli interventi di carattere politico si sono alternati con canti e poesie, conferendo all’incontro un carattere festivo che, speriamo, l’esito delle trattative nei prossimi mesi possa confermare.

da www.contropiano.org

 

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Sulle trattative tra governo filippino e Fronte Nazionale Democratico leggi:

Filippine. A Roma i negoziati tra guerriglia comunista e governo

 

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